"Il
Risveglio" di MURER: UN RISCATTO PER MESTRE
La galleria
San Lorenzo, una delle realtà in cui si articola la "Fondazione
del Duomo di Mestre" ha deciso di ripartire dalla presenza di
Augusto Murer in città, per rendere omaggio alla grandezza
di questo maestro del Novecento e per richiamare l'attenzione sull'ultima
sua opera, Il risveglio, nascosta dal continuo passaggio veicolare e occultata
dagli alberi dell'aiuola spartitraffico di Piazza Barche.
Obiettivo è ricostruire il percorso ideativo dell'artista, esponendo
per la prima volta i disegni, i bozzetti preparatori e il modello in gesso,
messi a disposizione dalla famiglia Murer e dallo Studio-Museo Murer di
Falcade, quale esempio del modo di procedere dell'artista.
Val la pena ricordare che l'approdo a Mestre della scultura aveva costituito
un momento di particolare fervore per la città. Era stata commissionata
nel 1984 ad Augusto Murer dalla amministrazione comunale di allora,
per commemorare l'anno successivo a Mestre il Quarantennale della Liberazione
dal nazifascismo. L'obiettivo non era solo quello di celebrare una data
fondante l'Italia repubblicana, ma di offrire anche un simbolo nel quale
la città di Terraferma potesse finalmente riconoscersi. Scrive
per l'occasione Ivo Prandin: "Il
monumento alla libertà conclude una fase e ne apre un'altra, o
almeno la indica: chiude infatti i conti con il passato "selvaggio",
umiliante per i mestrini vecchi e nuovi e per un ambiente paesano gonfiato
fino ai limiti della sopportazione con iniezioni di cemento, con la concentrazione
umana. Le costruzioni, gli alveari nascevano su macerie, cioè sulla
morte del passato: non c'era spazio per i monumenti, erano infatti i condomini
i nostri monumenti".
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DISEGNO
IN CHINA: 1984
STUDIO PER SCULTURA
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GESSO:
STUDIO PER SCULTURA
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IL
RISVEGLIO OPERA IN BRONZO
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L'opera rappresenta un giovane uomo che si sta alzando; ad averla fortemente
voluta il sindaco di allora, Mario Rigo, prosindaco per Mestre Gaetano
Zorzetto. All'inaugurazione, avvenuta il 28 aprile 1985, è presente
anche Giobatta Gianquinto, primo sindaco della città liberata e
in quel momento Assessore agli Affari istituzionali.
È la seconda opera che lo scultore di Falcade realizza per la città:
sulla riva di fronte ai Giardini della Biennale si trova dal 1964 la sua
"Partigiana", collocata su una scenografia appositamente progettata
da Carlo Scarpa. Murer immagina un percorso ideale tra le due opere,
come egli stesso precisa : "La Partigiana
testimonia con la morte, la conclusione di una lunga sofferenza. A risvegliarsi
è un giovane che prende coscienza del suo nuovo status di uomo
libero". Proprio mentre la sua vita si sta spegnendo,
lo scultore, che sarebbe mancato il successivo 11 giugno, trova la forza
di offrire uno straordinario anelito alla speranza.
Tre giorni prima anche Cadoneghe, Padova, aveva ricordato il 25 aprile
con una scultura di Murer intitolata L'albero della vita, che con Il risveglio
di Mestre, ultima opera in senso assoluto, costituisce il testamento civile
di Murer.
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ESPOSIZIONE
OPERE
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ESPOSIZIONE
OPERE
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ESPOSIZIONE
OPERE
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Nella Galleria
si potrà ripercorrere il lungo percorso ideativo dell'artista attraverso
la consultazione dei disegni, dei bozzetti preparatori e del modello in
gesso che hanno condotto alla realizzazione conclusiva, messi a disposizione
dalla famiglia Murer e dall'Associazione ERMA - Museo Augusto Murer
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1984
- STUDIO
PER MONUMENTO
cm. 48X33
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BOZZETTO
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AUGUSTO
MURER NEL SUO STUDIO
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L'opera era
stata commissionata nell'84 dal Comune - all'epoca sindaco era Mario Rigo
e prosindaco Gaetano Zorzetto - per commemorare l'anno successivo il quarantennale
della Liberazione dal nazifascismo. Inaugurata il 28 aprile 1985, rappresenta
un uomo che si sta per rialzare e idealmente si ricollega all'altra opera
cittadina di Murer, "La Partigiana" che si trova sulla riva
di fronte ai giardini della Biennale e testimonia con la morte la fine
di una sofferenza.
La neo coordinatrice della Galleria, Tiziana Agostini, spiega che
"Augusto Murer, uomo profondamente legato
alla terra che dall'incontro con Arturo Martini scoprì la scultura
come valore assoluto, ha unito i saperi antichi alle scoperte del Novecento;
"Il Risveglio" simboleggia il riscatto della città".
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