Primavera 2004 :

EDIFICIO LIBERTY
SCUOLA ENOLOGICA DI CONEGLIANO
CONEGLIANO - TV

3 Aprile- 2 Maggio 2004 


Orario:
FERIALI:15.30-19.30
FESTIVI: 10.00-12.00 e 15.30-19.30
Aperto tutti i giorni
Ingresso libero

 


INAUGURAZIONE
03
APRILE 2004 ore:11.00
Nella Sala Esposizioni della Scuola Enologica di Conegliano


L'associazione Prospettive, da quando si è costituita, sta cercando di creare spazi culturali originali e significativi nello scenario espositivo del territorio veneto in una continuità di obiettivi già raggiunti. Non è una mira facile, perché le proposte artistiche fra le quali si può scegliere, non solo in Veneto, spesso si concretizzano in mostre, anche importanti, che sono supportate da una intensa campagna mass/mediatica da riuscire ad agganciare fortemente il pubblico. Il problema potrebbe essere come inserirsi in un tale contesto pur non disponendo di un budget di spessore. Intanto ci siamo resi conto che l'esaltazione dell'uomo preoccupato solo dell'amministrazione della "rerum domesticarum" stesse mostrando qualche crepa, valida all'innesto di un processo di ripensamento. Forse, scrive Ferdinando Camon, "gli abbiamo sacrificato una cultura che ora dobbiamo recuperare". Abbiamo già proposto due mostre ("Dall'Arte al Vino nell'Età contemporanea" nelle Sale Espositive - Edificio Liberty della Scuola Enologica di Conegliano e "Dal vino in cornice alla corte di CastelBrando" nel Castello Brandolini d'Adda di Cisaon di Valmarino) la cui ricaduta sul pubblico è stata di grande significato, in termini di successo, sia per le attestazioni scritte di compiacimento (2500 registrazioni in 30 giorni espositivi) e sia per gli elogi verbali. Questo consenso ci ha spinti a continuare.
E adesso presentiamo Augusto Murer.

opere esposte opere esposte opere esposte
Una presentazione non difficile, data la rinomanza dello sculture per il suo conclamato mestiere, come autocontrollo interiore, spessore morale, superamento dell'approssimativo e di uomo per la sua grandissima sensibilità e generosità.
Si è appena accennato alla cultura. Ma cosa vuol dire il termine?
Dal punto di vista antropologico, ha una connotazione così ampia da comprometterne il significato autentico, ammesso che ne esista uno. Si va dalla tassonomia etico/comportamentale che gerarchizza la scala dei valori di quella determinata società: è cultura il rispetto dell'ambiente come salvaguardia ecosistemica. E' cultura il rispetto dell'altro da sé da qualunque etnia provenga e così via. Ma è anche cultura la modalità dello scambiarsi doni, i mercati settimanali, il modo di vestirsi, i codici comunicativi delle nuove generazioni.
Per non annegare il questo mare interpretativo, l'Associazione Culturale "onlus" Prospettive che io rappresento ha scelto, affrontando l'impegno della mostra di Murer che ho l'onore di aver ideato e curato, di far coesistere il termine cultura con il concetto di testimonianza.
Testimonianza legata alla grande energia di "madre natura", il grumo storico sociale scelto da Murer, così radicato alla terra veneta: i pastori, i minatori, gli alpini, le montagne che con la forza della materia (dell'albero, della pietra, del metallo) si trasforma nell'eleganza della forma duratura nel tempo.
maternita opere esposte

Quindi la padronanza della tecnica che universalizza qualsiasi contenuto: i grandi silenzi che circondano la crocifissione di Cristo, il mistero della maternità, il vigore dell'adolescente, lo smascheramento della violenza e di ogni forma di guerra che dovrebbe limitare i danni.
Le opere esposte che rappresentano il tema della mostra e costituiscono la sintesi di 40 anni di lavoro dell'artista sono disposte in un percorso logico e cronologico negli ampi spazi eleganti della sala esposizioni su due linee guida: le opere a tutto tondo e quelle a pannello. Le opere in legno e bronzo in una sezione più ampia con riferimento a quelle di grandi dimensioni e quelle a pannello disposte su supporti in legno creando un itinerario a sé stante.

interno mostra opere esposte

Vorrei concludere con una citazione di Bepi Mazzotti: "Apollo, tutto preso d'amore, ha creduto di poter inseguire Dafne, che si è tramutata in albero. Murer compie l'operazione inversa: Scopre l'albero in cui è racchiusa Dafne, la libera dai rami, la riscopre nel tronco, la denuda, la fa rivivere nelle sue trepide carni".

Francesco Di Leo
Il curatore della mostra.


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