Mostre fine anni '80 e anni '90
Da Studio.... a Museo
 
 
Si ricordano negli anni esposizioni d'importante riferimento culturale con artisti di varie tendenze, tecniche diverse, sensibilità molteplici che pur nella loro singolare originalità , li accomuna l'amore per l'arte
 

1987 Apertura Museo 25 giugno - 20 Settembre 1987

Si rinnova, l'appuntamento con le opere di Augusto Murer, che continuano a parlaci nelle stanze dello studio-museo di Falcade e nel bosco che lo circonda. La prematura scomparsa di questo maestro, di questo uomo che sapeva "comunicare", non ha impedito il suo proposito di fare del suo naturale ambiente di lavoro un luogo d'incontri, una sorta di permanente palestra culturale per il grande pubblico che accorre nelle Dolomiti. Grandi sculture in legno, il materiale principe di questa terra, bronzi, bozzetti, dipinti, stampe e disegni vincolati a rimanere a Falcade costituiscono, attraverso lo studio-museo, un patrimonio collettivo reso possibile dalla lungimiranza e dalla generosità di Augusto.

Dal 25 luglio al 31 agosto 1987: TONO A FALCADE.
Disegni, chine, ceramiche e litografie.
Presentazione del prof. Silvio Guarnieri.
Intervento del Senatore Mario Rigo.


1990 Apertura Museo
Dal 26 giugno al 3 settembre 1990

Si rinnova, l'appuntamento con le opere di Augusto Murer, che continuano a parlaci nelle stanze dello studio-museo di Falcade e nel bosco che lo circonda.


 

1991 Apertura Museo
Dal 22 giugno al 8 settembre 1991


E fu proprio così. Quel grande, colorato sogno di Augusto Murer, inseguito da tempo, potè finalmente avverarsi nel 1972. Fu proprio così che il suo "studio-museo" si aprì, d'un tratto, alla cultura. Un'isoletta felice, lontana dalla città frenetica, troppe volte dispersiva nella sua inquitudine! Un luogo d'incontri, di dibattiti, di mostre. Un centro si può dire, "a braccia aperte", con spiccata progettualità, pronto ad ospitare, dunque, la cultura, a portarla qui, in questo crogiolo d'incanti che è la Valle del Biois, perchè - diceva l'Augusto - "Falcade non può andare dalla cultura".
Uno
"studio-museo" realizzato con orgoglio, sensibilità, oculatezza: "Lei vede che è costruito in modo che non potrà mai essere trasformato in una casa d'abitazione o, peggio, in un ristorante. Quando non sarà più lo studio di un artista, sarà un museo". Così amava suggerire nel 1982 lo stesso Augusto Murer, a proposito di questa costruzione tanto particolare, progettata dall'architetto Giuseppe Davanzo. Un punto, quindi, di costante riferimento culturale, attraverso i numerosi incontri succedutisi negli anni: ecco cos'è stata e cos'è tutt'ora quest'oasi originale, salutare allo spirito, che si distende leggera fra i boschi di Molino, a Forna Piana. Una garanzia di continuità.


1995 AUGUSTO MURER DIECI ANNI DOPO...(15 luglio/3settembre)

1985-1995
Per ricordare AUGUSTO MURER
nello Studio-Museo sono esposte opere in legno, bronzi e disegni tra le più significative della sua attività; insieme alla testimonianza di che ha condiviso il suo percorso umano ed artistico:
Rafael Alberti, Gianni Ambrogio, Elio Armano, Victor Brauner, Remo Brindisi, Vico Calabrò, Paolo Cavinato, Fortunato Depero, Giuliano De Rocco, Franco Fiabane, Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Carlo Levi, Mino Maccari, Carlo Mattioli, Bruno Milano, Franco Murer, Mario Rigoni Stern, Angelo Scola, Renato Soppelsa, Guido Sotriffer, Ottorino Stefani, Tancredi, Ernesto Treccani, Tono Zancanaro, Giuseppe Zigaina

Testimonianze fotografiche:
Gianni Berengo Gardin, Dario Fontanive, Mario Vidor.


1996 100 ANNI DI PITTURA VENETA (13 luglio/1 settembre 1996)

Lo Studio-Museo AUGUSTO MURER apre il giorno 13 luglio 96 con una grande rassegna di pittori Veneti dell' '800-'900 che costituisce occasione per rivisitare o apprezzare per la prima volta aspetti importanti e diversi della pittura Veneta.

Giovanni Barbisan, Franco Batacchi, Aldo Bergamini, Gigi Candiani, Felice Carena, Antonio Vittore Carniel, Beppe Ciardi, Emma Ciardi, Luigi Cima, Luigi Cobianco, Lino Dinetto, Alberto Gianquinto, Virgilio Guidi, Emo Mazzetti, Alessandro Milesi, Neno Mori, Augusto Murer, Franco Murer, Anton Zoran Music, Gianmaria Potenza, Cosimo Privato, Juti Ravenna, Lina Rosso, Bruno Saetti, Giuseppe Santomaso, Francesco Sartorelli, Ferruccio Scattola, Angelo Scola, Fioravante Seibezzi, Pio Semeghini, Nino Springolo, Tancredi, Fiorenzo Tomea, Emilio Vedova, Tono Zancanaro, Carmalo Zotti.


Testimonianze fotografiche:
"La Valle del Biois"
vista da Dario Fontanive,
"Il Veneto"
visto da Mario Vidor


1997 RICHIAMI DELL'ALBA: Dalì, Brauner, Guttuso...e altri CANTI.
12 LUGLIO - 7 Settembre 1997

Qui si annoverano parecchi grandi maestri dell'Arte Contemporanea. Artisti differenti, di varie tendenze, sensibilità molteplici, tecniche diverse. E che non necessitano di particolari presentazioni, perchè di loro si sa oramai quasi tutto. Tuttavia, per nella singolare originalità di ciascuno, vi è un qualcosa di magico e, al tempo stesso, di naturale, spontaneo, primitivo orserei dire, che li accomuna: "l'essere artistico" prima del "fare" artistico". Per ognuno l'Arte è uno stile di vita, una ragione della propria vita: è, dunque la vita!
Saletta dedicata a:
Mistieròi di Andrea Zanzotto con litografie di Augusto Murer


Opere esposte di:
Mario Abis, Gloria Argelès, Elio Armano, Ugo Attardi, Saverio Barbaro, Miguel Berrocal, Victor Brauner, Bruno Cassinari, Pietro Cassinari, Salvador Dalì, Antonio Donat Cattin, Mario Giovanetti, Renato Guttuso, Gilbert Kruft, Arturo Martini, Marino Mazzacurati, Mauro Mazzali, Francesco Messina, Luciano Minguzzi, Augusto Murer, Franco Murer, Romano Ocri, Pablo Picasso, Carlo Santachiara, Riccardo Schweizer, Angelo Scola, Guido Sotriffer, Ampelio Tettamanti, Ernesto Treccani, Valeriano Trubbiani, Othmar Winkler, Tono Zancanaro, Sergio Zanni, Fabio Zanzotto, Carlo Zoli.

F
otografie:Dario Fontanive e Mario Vidor
Poesie di: Maurizio Zanon


INVERNO 1997 DAL LEGNO ALLA SCULTURA TRA SQUARCI DI LUCE.
27 DICEMBRE 1997- 12 APRILE 1998

Qui si annoverano parecchi grandi maestri dell'Arte Contemporanea. Artisti differenti, di varie tendenze, sensibilità molteplici, tecniche diverse.

Saletta dedicata a:
Mistieròi di Andrea Zanzotto con litografie di Augusto Murer


Opere esposte di:
Mario Abis, Rafael Alberti, Gianni Ambrogio, Elio Armano, Saverio Barbaro, Victor Brauner, Remo Brindisi, Felice Carena, Paolo Cavinato, Salvador Dalì, Fortunato Depero, Virgilio Guidi, Renato Guttuso , Mino Maccari, Arturo Martini, Carlo Mattioli, Marino Mazzacurati, Giuseppe Mazzullo, Medardo Rosso, Bruno Milano, Franco Murer, Pablo Picasso, Armando Pizzinato, Bruno Saetti, Mario Schifano, Angelo Scola, Guido Sotriffer, Ampelio Tettamanti, Tono Zancanaro, Ernesto Treccani, Remo Wolf, Fabio Zanzotto, Giuseppe Zigaina.

F
otografie:Dario Fontanive e Mario Vidor
Poesie di: Maurizio Zanon


1998 TRASPARENZE PROTETTE (L'occhialeria trova l'arte)
11 LUGLIO - 6 Settembre 1998

Fra arte ed occhiale, tutto nasce dall'occhio. Quante espressioni conosciamo, che sono lì ad indicarci particolari stati d'animo formulati dallo sguardo? "Anche l'occhio vuole la sua parte", quando bisogna inoltre soddisfare le esigenze estetiche, oppure "rifarsi l'occhio", cioè rallegrarsi per qualche cosa di bello, di piacevole. E ancora: "una vista che appaga", nel senso estetico del gusto del bello.
Arte e occhiale hanno in comune proprio il gusto del bello, lo stile, filosoficamente si direbbe "la conoscenza sensibile". Ciò vale per il manufatto occhiale, magica montatura contenente una coppia di lenti che ci poniamo davanti agli occhi per correggere eventuali difetti della vista, ma che anche usiamo come protezione dalle radiazioni troppo intense del sole o da nocivi agenti esterni. E ciò vale anche per l'arte, tutta presa al conseguimento del gusto, ma attività umana regolata, pure essa, da accorgimenti tecnici e fondata sullo studio e sull'esperienza. Proprio come l'occhiale che vediamo rappresentata in questa mostra, targata Luxottica, allestita nello Studio Museo Augusto Murer di Falcade, con i suoi disegni tecnici preparatori, progetto del manufatto, assieme ai capolavori di maestri dell'arte italiana, qui presenti, da Music a Tancredi, da Saetti a Zigaina a Guttuso ed altri ancora. Come pure sono presenti l'arte fotografica, altra angolazione visiva della sensibilità dell'anima, e la poesia, spiaggia frammentata - spesso dimenticata - del sentire umano.
Una mostra, dunque, che intende valorizzare lo strumento occhiale, ormai parte integrante della moda e (perchè no?) del nostro corpo e che, al tempo stesso, vuole ribadire che pure l'arte può essere un mezzo correttivo e protettivo: l'arte, infatti, aiuta a proteggere l'uomo dallo scadimento di valori, a salvaguardarlo dalle banalità quotidiane, a predisporlo al godimento dei momenti belli della vita e delle sue atmosfere di luce.

Maurizio Zanon

     
   
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